La carriola dell’arrotino, con telaio in legno.
L'arrotino, chiamato el moléta o el
guzha-moléta, girava per i mercati e le contrade
per guzhare (affilare) coltelli da cucina,
forbici da sarta, accette per la legna, lanciando
alle donne il suo grido ammiccante “dòne, xe coà
el moléta, che ve guzha la forbeséta”. La ruota
della mola era sistemata su una carriola o su una
robusta bicicletta e veniva fatta girare con il
movimento dei pedali; perché non riscaldasse la
lama, era bagnata da un filo d'acqua che scendeva
dal foro di un barattolo. |
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